I Tavernanova, storico gruppo pugliese di world music, hanno scritto pagine importanti della scena musicale locale e nazionale grazie alla loro ricerca artistica iniziata negli anni ’90. Fin dagli esordi, il gruppo si è distinto per un approccio originale che unisce i testi delle tradizioni popolari del sud Italia e il dialetto coratino a musiche dal respiro moderno e multiculturale, lontane dalle classiche sonorità folk. 

Nel 1994 pubblicano l’album “Taverna Nova” per l’etichetta romana CNI – Compagnia Nuove Indye, riscuotendo un grande successo per il raffinato connubio tra antichi testi popolari e arrangiamenti innovativi. Nel 1996 il gruppo presenta il secondo album “Matengue” (CNI-BMG Ricordi), che consolida la loro notorietà con concerti in prestigiosi festival italiani e apprezzamenti dalla critica nazionale e internazionale. 

Il loro talento viene riconosciuto anche nel 1997, quando si classificano secondi nella categoria Musica di “Frontiera” al Premio Italiano della Musica (PIM), organizzato da Radio DeeJay, MTV e La Repubblica. Alcuni brani del gruppo vengono inclusi in importanti compilation come la storica “Canti Sudati” de Il Manifesto, mentre il brano “Vene carnevale” viene scelto dalla regista francese Catherine Breillat per la colonna sonora del film “À ma soeur”, vincitore di premi ai festival di Berlino, Rotterdam e Chicago. 

Nel 2000, i Tavernanova vengono citati nella prestigiosa guida internazionale “The Rough Guide to World Music” tra i protagonisti della scena etnica europea e mediterranea. Negli anni seguenti, alcuni dei loro brani trovano spazio nei documentari trasmessi da Linea Blu (Rai 1).